Oggi raccontiamo una storia un po’ particolare, quella di un piatto che all’estero viene considerato fra le ricette italiane per eccellenza: le Fettuccine Alfredo. In realtà, noi italiani sappiamo bene che nei metodi di tradizionale preparazione della fettuccina non troveremo il sugo “Alfredo”, se non in una trattoria di Roma dalla storia più che centenaria…

Fettuccine e tagliatelle sono la stessa cosa?

No, o per lo meno, non più. Ci spieghiamo meglio: sia la fettuccina che la tagliatella sono paste all’uovo tipiche della tradizione culinaria italiana, chiamate spesso con nomi diversi ma presenti in più regioni. La sostanziale differenza fra le due però riguarda le dimensioni, il formato di pasta. L’origine storica di queste preparazioni invece pare essere la stessa.

Entrambe rappresentano la versione odierna delle “lagane” una pasta antica, che era diffusa nella Roma Imperiale e che aveva uno spessore simile alle odierne lasagne. Le lagane possono essere ritenute le antenate di ogni nostro formato di pasta all’uovo. Specialmente al centro e al nord la fettuccina ha conquistato ogni tavola, differenziandosi dalla tagliatella per il suo spessore, che non supera i 6 mm, al contrario delle tagliatelle che sono più spesse, fino a 10 mm. 

Fettuccine Alfredo: perché gli americani pensano sia un piatto della tradizione

In ogni parte d’Italia la fettuccina è protagonista di almeno un piatto tipico. In Veneto è l’ideale con i fagioli, nel Lazio e in Toscana viene proposta con ragù sostanziosi, nelle Marche con l’anatra. Nessuno, però, riconosce fra i piatti tipici le Fettuccine Alfredo. Si tratta di un piatto molto in voga negli Stati Uniti, che viene addirittura celebrato con un giorno dedicato, il 7 febbraio (Fettuccine Alfredo Day). In ogni ristorante italiano negli USA è possibile trovare questo primo tanto amato… che però non è così italiano come si può pensare, ma non è neanche un’invenzione d’oltreoceano. 

Molti sono convinti che si tratti di una creazione americana, ma in realtà non è così. Nonostante non rientri fra le ricette tradizionali italiane – e, anzi, in Italia non sia presente nei menù dei ristoranti – le sue radici sono italiane, romane per la precisione, ma l’amore per loro è tutto americano, sin dalle origini. 

Qual è dunque la vera storia delle fettuccine Alfredo?

Partì tutto dalla luna di miele dei celebri attori di cinema (muto, all’epoca) Douglas Fairbanks e Mary Pickford. I due, in vacanza a Roma, assaggiarono i piatti del cuoco Alfredo Di Lelio e, stupiti dall’accoglienza e dall’ottima cucina, gli regalarono delle posate d’oro con la scritta “Alfredo il Re della pasta”. Da lì in poi, per tutti gli attori di Hollywood, fu tappa fissa. Il Vero Alfredo: questo il nome del ristorante che ancora oggi è gestito dalla stessa famiglia sin dalla fine del 1800, nonostante abbia cambiato location a seguito della chiusura di Piazza Rosa, dove si trovava un tempo.   

Come si arrivò però all’ideazione di questo primo con le fettuccine?

Alfredo iniziò a lavorare nella piccola trattoria di famiglia molto giovane e, nel 1908, decise di inventare un piatto nuovo utilizzando la fettuccina. Perché? Perché la base del condimento era un mix di burro e parmigiano, quello che veniva ritenuto un ricostituente naturale, per la moglie che aveva appena partorito il loro primo figlio. 

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In realtà, dunque, Alfredo Di Lelio è riuscito a rendere celebre una pasta semplicissima, a base di burro e parmigiano, tanto da spingere l’America ad adorarla e crearne versioni di ogni tipo, persino con il petto di pollo.

La pasta è per noi italiani non solo un alimento, ma soprattutto una tradizione, un’esperienza di vita che portiamo in tavola con amore, ogni giorno. Le nostre fettuccine ne sono un esempio.