La pasta al pomodoro è il piatto tipico delle famiglie italiane e fa parte della memoria di chiunque sia nato nel Belpaese.

È amata da tutti, compresi i bambini, risulta semplice da realizzare ed è buona soprattutto quando si utilizza il prelibato ortaggio ancora fresco, insieme a una punta di basilico e, a chi piace, di formaggio grattugiato. 

Una preparazione gustosa e completa. Non tutti sanno che fa anche bene alla salute. Scopriamo perché!

Nota storica sulla pasta al pomodoro

Nel 2010 la notizia ha fatto il giro del mondo. Dopo lunghe discussioni l’Unesco dichiara la pasta al pomodoro, il basilico, l’olio extravergine d’oliva e l’insieme delle pratiche che fanno parte della Dieta Mediterranea Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.

Un riconoscimento meritato e che trova conferma in una storia antica e recente insieme. Se la pasta è presente presso i popoli del Mediterraneo fin dalla notte dei tempi, non così si può dire del pomodoro, la cui introduzione risale alla scoperta dell’America.

Il primo sugo che risulta documentato è quello fatto nel 1962 da parte del cuoco del Viceré spagnolo a Napoli, Antonio Latini, il quale pubblica la ricetta nel volume Scalco alla moderna. Qui si trova la preparazione della salsa di pomodoro alla spagnola.

Per attendere il connubio tra pasta e pomodoro bisogna aspettare l’inizio del Novecento e più precisamente il 1808. È in tale anno che Francesco Leonardi prepara dopo una lunga gavetta nelle più importanti corti europee, i “maccaroni alla nopolitana”: il primo ragù di carne.

La ricetta degli spaghetti al pomodoro viene invece realizzata per la prima volta da Ippolito Cavalcanti, il quale la pubblica all’interno del libro La cucina teorico-pratica. Correva l’anno 1837 e si parlava di pastasciutta all’italiana, con cottura al dente.

I benefici della pasta al pomodoro per la salute

La storia della pasta al pomodoro è affascinante quanto i suoi benefici per la salute, che sono tanti e tutti degni d’interesse. Scopriamoli insieme:

  • La pasta al pomodoro è perfetta sia a pranzo che a cena, in quanto assicura un effetto rilassante per l’organismo. È semplice da digerire. 
  • A confermarlo è anche l’Istituto Superiore di Sanità, secondo il quale un adeguato consumo di carboidrati nel pasto serale stimola la serotonina: la molecola del benessere.
  • Ha un apporto calorico ridotto: non fa ingrassare e, nelle giuste quantità, è adatta per i regimi dietetici ipocalorici. Le calorie sono circa 450 per 80-100 grammi. Per un pasto completo non resta che aggiungere una fonte proteica di accompagnamento insieme a delle verdure.
  • Il contenuto di colesterolo risulta piuttosto contenuto, a fronte di un’alta percentuale di vitamine, fibre e carboidrati complessi.
  • Il pomodoro contiene una buona dose di licopene: un antiossidante efficace per contrastare l’invecchiamento, la cui percentuale aumenta quando l’ortaggio viene cotto.
  • L’olio extravergine d’oliva presenta un livello di acidi grassi essenziali utili a controllare il livello glicemico nel sangue.

La pasta al pomodoro riesce a saziare e ad appagare sia il corpo che la mente e lo spirito. È quindi una vera sicurezza, per la salute come per il buonumore.

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