Innovazione e tradizione: questo il binomio che da fin dalla notte dei tempi accompagna i pastai e interessa le diverse realtà nel Belpaese ancora oggi. Lo conferma Pasta Lab, il fenomeno dietro al quale si celano nuovi formati e tendenze nel rispetto, anzi nel recupero, del sapere originario.

Una ricerca che vede le diverse aziende investire una percentuale importante del proprio fatturato (in media il 10%) a fronte delle richieste dei consumatori, le quali procedono di pari passo insieme a nuovi stile di vita.

Tra i trend da considerare troviamo prodotti come quelli integrali, a basso contenuto di glutine, con legumi, persino multicereali. Soluzioni che permettono di ottimizzare le proprietà già eccellenti del grano duro, migliorandone la composizione nutrizionale. 

Vediamole insieme, allora, le nuove tendenze Pasta Lab, attraverso le quali questo alimento così importante nella Dieta Mediterranea riesce a diventare un vero e proprio superfood!

Pasta Lab: una pasta sempre più integrale

La pasta integrale è diventata molto più che una semplice tendenza passeggera. Lo confermano i dati relativi al suo consumo riportati da ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), secondo i quali interessa oltre il 75% della popolazione.

I motivi di questo successo sono da riscontrare nell’adozione di abitudini salutari all’interno dello stile di vita, le quali vedono una maggiore integrazione di quegli ingredienti aventi un alto numero di fibre.

I formati di pasta integrali riescono a donare un maggiore senso di sazietà, rallentando l’assorbimento dei carboidrati e prevenendo persino la fame nervosa. Tutti i benefici che per molte persone stanno diventando prioritari.

Il recupero dei grani antichi

L’altro fenomeno degno di nota per quanto riguarda le tendenze Pasta Lab è quello del recupero dei grani antichi, a cominciare dal Senatore Cappelli, riscoperto grazie all’opera di Nazareno Strampelli all’inizio del Novecento.

Nel 2016 è stato il grano duro più seminato in Italia, ma la produzione è raddoppiata già l’anno successivo: dati che testimoniano come i grani antichi risultino sempre più richiesti dalla popolazione.

Il Senatore Cappelli non è l’unica varietà capace di riscuotere interesse e a oggi recuperata. Tra le tante vi segnaliamo il Gentil Rosso, il Russello, il Timilia, il Bidì, il Maiorca e il Perciasacchi.

I motivi che stanno dietro al revival dei grani antichi sono principalmente i seguenti:

  • Non essendo stati rimaneggiati non presentano alterazioni. 
  • Non si trovano lavorati a livello intensivo: sono perciò più sani e genuini.
  • Sono meno raffinati: la farina ottenuta è di livello semi-integrale, molto vicina all’integrale.
  • Hanno una minore percentuale di glutine: il rapporto tra amido e glutine è molto più equilibrato.

Sicurezza alimentare ai massimi livelli

Infine, l’ultimo trend Pasta Lab su cui desideriamo richiamare la vostra attenzione è il miglioramento fatto registrare durante le diverse fasi della produzione. 

Il processo è oggi maggiormente monitorato, con vantaggi importanti per il consumatore finale, che si trova sul piatto un prodotto affidabile al 100% e per questo ancora più buono da gustare.

Le figure coinvolte a livello organizzativo e gestionale sono principalmente le seguenti:

  • Capo pastaio.
  • Responsabile del reparto confezionamento.
  • Addetto al confezionamento.
  • Responsabile di produzione.
  • Responsabile Controllo Qualità.
  • Responsabile Ricerca & Sviluppo.

Le tendenze Pasta Lab confermano come il mondo della pasta sia in costante fermento ed evoluzione, all’insegna di un gusto che non vuole smettere di stupire e generare godimento.

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